Venezia 20 Febbraio 2025 — A Venezia scoppia un nuovo caso di presunto abuso edilizio nel settore alberghiero. Il consigliere comunale Marco Gasparinetti (Terra&Acqua) ha presentato il 18 febbraio un esposto agli uffici comunali, segnalando un’irregolarità nel sestiere di San Marco. Secondo la denuncia, due hotel di proprietà della stessa società avrebbero ampliato la propria capacità ricettiva utilizzando, senza autorizzazioni, due intere palazzine collegate fisicamente alle strutture principali.
di Alice Grieco
Dal 2022, a Venezia non è più possibile ottenere autorizzazioni per nuovi hotel. Tuttavia, molte strutture alberghiere starebbero aggirando la normativa riconvertendo alloggi privati in camere d’albergo, senza effettuare il necessario cambio di destinazione d’uso. Questa pratica, che porta alla creazione di veri e propri palazzi di alloggi turistici, potrebbe essere in contrasto con l’articolo 42 del regolamento edilizio comunale del 2019, il quale vieta espressamente che le unità destinate all’ospitalità siano collegate fisicamente o in continuità diretta tra loro.
Il caso segnalato da Gasparinetti è particolarmente significativo: la proprietà degli hotel coinvolti aveva già richiesto al Comune l’autorizzazione per l’accorpamento legale delle palazzine, ricevendo però un diniego. Nonostante il rifiuto, l’accorpamento sarebbe stato effettuato ugualmente, collegando fisicamente le strutture.
«Abbiamo scelto un caso emblematico, ma non è l’unico» – dichiara Gasparinetti – «Siamo a conoscenza di altre situazioni simili e gli uffici comunali non possono ignorarle. Il regolamento edilizio è chiaro, ma i controlli sono carenti anche di fronte a violazioni evidenti. Non possiamo permettere che Venezia diventi una città dove i turisti vengono dati in pasto ai più furbi, in barba alle regole».
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