VENEZIA (sabato 1 giugno 2024) – Ieri, all’Hotel Hilton Molino Stucky di Venezia, si è svolto un importante summit che ha visto riuniti i principali attori del settore del trasporto merci ferroviario, convocati da Uip (Unione Internazionale dei detentori di carri merci) e Assoferr (Associazione degli operatori ferroviari e intermodali).
Di Daniel Caria
La richiesta emersa durante l’incontro è stata quella di consentire al trasporto merci di sperimentare la stessa rivoluzione avvenuta nel settore del trasporto passeggeri. Per far ciò, è stato sottolineato l’importanza degli investimenti che, secondo le stime di Uip, dovrebbero ammontare a 13 miliardi di euro per raggiungere gli obiettivi prefissati.
In particolare, si è discusso dell’implementazione dei Dac, i cosiddetti ‘carri intelligenti’, che prevedono un aumento del 30% dei volumi di trasporto. Tuttavia, nonostante la rilevanza strategica del trasporto merci ferroviario, la sua quota modale rimane ancora marginale, rappresentando solo il 12% in Italia e il 17% in Europa, a fronte dell’84% e dell’80% del trasporto su strada, rispettivamente.
Armando de Girolamo, presidente di Assoferr, ha esortato il governo a garantire un futuro a un settore cardine dell’Italia, evidenziando la crisi generale del mercato e la necessità di una programmazione seria. Anche il presidente di Uip, David Zindo, ha ribadito l’importanza di una cornice normativa chiara ed equa, insieme alla modernizzazione e agli investimenti.
Sul fronte dell’innovazione, Pier Luigi Navone di Ansfisa ha annunciato l’avvio della sperimentazione in Italia del sistema Dac, con test iniziali che coinvolgeranno 6 treni e proseguiranno su scala europea fino al 2027, coinvolgendo 100 treni in pre-esercizio con 2mila vagoni.
Tra le imprese, il Polo Logistica del Gruppo FS ha presentato un piano di investimenti di 3 miliardi di euro, di cui l’80% destinato all’innovazione dei locomotori e dei carri. Gianpiero Strisciuglio, ad di Rfi del Gruppo FS, ha evidenziato il potenziale della rete ferroviaria italiana e i piani futuri per il trasporto su lunghe distanze.
Gli investimenti sulle infrastrutture non riguardano solo le ferrovie, ma anche i porti, con l’obiettivo di potenziare i collegamenti ferroviari e sviluppare tecnologie digitali. Zeno D’Agostino, presidente dimissionario dell’Autorità portuale di Trieste, ha citato l’esempio di Trieste come un porto all’avanguardia nello sviluppo dei collegamenti ferroviari, attirando investimenti da tutta Europa.
Last modified: Giugno 1, 2024