VENEZIA (martedì 16 aprile 2024) – La situazione nella ex caserma Sanguineti sull’isola di San Piero in Castello a Venezia sta diventando sempre più tesa, con il timore che gli inquilini debbano essere presto spostati altrove a causa dei problemi strutturali dell’edificio. Le parole del direttore regionale dell’Agenzia del Demanio, Massimo Gambardella, riportate oggi dal Gazzettino, confermano i timori delle otto famiglie che attualmente vivono nell’edificio.
Di Daniel Caria
La proposta avanzata dall’Agenzia del Demanio fa pensare a un prossimo sfratto delle famiglie, alimentando il timore che progetti speculativi sul complesso, come quello della società immobiliare Artea per trasformarlo in una foresteria di lusso, stiano ancora minacciando la loro stabilità abitativa, nonostante le promesse passate di tutela da parte delle autorità locali.
Il gruppo San Piero e Sant’Anna, che ha animato le proteste del 2022-2023 e include anche residenti nella caserma, ha rilasciato una dichiarazione esprimendo delusione per l’atteggiamento dell’Agenzia del Demanio. Il gruppo sottolinea che, nonostante le rassicurazioni passate, la situazione non è migliorata dallo scorso anno, e che le famiglie sono state illuse da false speranze per lunghi mesi.
Il gruppo San Piero e Sant’Anna ha anche scritto una lettera a Papa Francesco, sperando di ottenere il suo sostegno nella lotta per la tutela dei diritti abitativi delle famiglie coinvolte. Nella lettera, si descrive la situazione di disagio e incertezza in cui versano gli inquilini anziani della caserma, minacciati dall’idea di dover abbandonare le proprie case per far posto a progetti immobiliari lucrativi.
La situazione evidenzia la necessità di una maggiore attenzione e sostegno alle comunità vulnerabili e alle loro lotte per la tutela dei diritti abitativi e la sicurezza nelle proprie case.
Last modified: Aprile 16, 2024
