VENEZIA (giovedì 11 aprile 2024) – Da settimane, il comune di San Michele al Tagliamento si confronta con un acceso dibattito riguardante l’aggiunta alla denominazione ufficiale del comune del nome di Bibione, località turistica nata negli anni ’60 e oggi tra le prime dieci più visitate di tutta Italia.
di Giulia Faraci
Secondo la Fondazione Think Tank Nord Est, che oggi unisce circa 80 imprese tra Veneto e Friuli Venezia Giulia, l’aggiunta di Bibione al nome del comune di San Michele al Tagliamento porrebbe fine ad un’anomalia: Bibione è infatti l’unico caso, tra le principali località turistiche italiane, in cui la destinazione non è riportata nella denominazione comunale. La Fondazione sottolinea inoltre che negli ultimi vent’anni in Italia su 37 comuni che hanno cambiato il proprio nome, in 26 casi (il 70%) è stato aggiunto un toponimo riferito al principale elemento turistico del territorio. La modifica del nome diventa così uno strumento di marketing territoriale.
Il cambio del nome, proposto dalla giunta comunale in un’assemblea pubblica il 25 marzo, ha trovato una vivace opposizione all’interno del comune (in cui la larga maggioranza dei residenti vivono nell’entroterra). La giunta spera di giungere a una decisione unanime in Consiglio comunale.
