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Nuovo suicidio a Venezia: l’emergenza carceraria si aggrava

Un altro detenuto si è tolto la vita nel carcere di Santa Maria Maggiore a Venezia, portando a 79 il triste bilancio dei suicidi nelle carceri italiane nel 2024. L’uomo, un marocchino di 41 anni, si è impiccato nella sua cella nonostante avesse il fine pena provvisorio in vista.

“È una spirale di morte senza fine”, denuncia Gennarino De Fazio, segretario generale della Uilpa Polizia Penitenziaria. Il sovraffollamento delle carceri, la carenza di personale e le condizioni di lavoro estenuanti per gli agenti sono fattori che contribuiscono in modo determinante a questo drammatico fenomeno.

A Venezia, la situazione è particolarmente critica: il carcere di Santa Maria Maggiore ospita oltre il 70% di detenuti in più rispetto alla sua capienza, con un numero insufficiente di agenti per garantire la sicurezza e l’assistenza ai detenuti.

“Urgono interventi immediati per ridurre il sovraffollamento carcerario, potenziare gli organici della Polizia penitenziaria e garantire adeguati servizi di assistenza sanitaria e psichiatrica”, conclude De Fazio. “Solo così potremo sperare di invertire questa tragica tendenza e garantire condizioni di detenzione più umane e dignitose”.

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Last modified: Novembre 7, 2024
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