Nei mesi scorsi a Mestre ci sono state diverse effrazioni ai danni di attività commerciali ad opera di una vera e propria banda che sfondava le vetrine con i tombini. Per evitare nuovi atti vandalici e furti è necessario blindare i tombini, chiudendoli con un sistema a chiave che renda impossibile la loro estrazione ai non addetti alla manutenzione: è la proposta avanzata dal prefetto di Venezia Darco Pellos in occasione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, convocato ieri alla presenza dei rappresentanti delle associazioni di categoria e dei vertici delle forze dell’ordine.
di Giulia Faraci
Nel corso della seduta la Giunta comunale ha approvato, su proposta del sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, la delibera relativa agli indirizzi per l’erogazione di contributi alle attività economiche e di natura privata e alle associazioni che hanno subito danni materiali derivanti da atti vandalici correlati ad episodi di furto. Le spese possono riguardare anche ripristini migliorativi finalizzati alla sicurezza, come l’installazione di vetrine antisfondamento e serramenti di sicurezza. Nel caso di ripristino per danno non coperto da garanzia o polizza assicurativa, il contributo, pari al 50% delle spese documentate e quietanzate, potrà essere riconosciuto fino ad un massimo di 2.000 euro per sinistro.