Da Willem de Kooning a Robert Indiana, ci immergeremo in un viaggio attraverso la “Primavera Americana di Venezia”, due esposizioni da non perdere.
Sara Stefanovic
Willem de Kooning a Venezia
Il primo evento ci guiderà tra le prestigiose Gallerie dell’Accademia, il cuore pulsante che ha visto nascere e crescere maestri del calibro di Tintoretto, Tiziano, Bellini e Veronese. In un’esperienza unica che abbraccia il 16 aprile al 15 settembre, ci immergeremo nell’universo dell’Action Painting, accogliendo con onore la presenza di una delle icone del movimento, Willem de Kooning.
Le Gallerie dell’Accademia, custodi di capolavori senza tempo, diventeranno il palcoscenico di un’eccezionale mostra che esplora il percorso artistico di Willem de Kooning dagli anni Cinquanta agli Ottanta. Attraverso prestiti di inestimabile valore provenienti da importanti musei europei e statunitensi, la mostra si propone di raccontare la storia dell’artista, enfatizzando un elemento inatteso: la sua profonda connessione con l’Italia.
La mostra “Willem de Kooning e l’Italia” si propone di indagare, per la prima volta, l’impatto straordinario che i soggiorni dell’artista in Italia hanno avuto sulla sua opera. Attraverso un’analisi attenta e approfondita, la mostra ci porterà a esplorare trent’anni di ricerca, rivelando il modo in cui l’Italia ha ispirato e plasmato il genio creativo di De Kooning.
Robert Indiana a Venezia
Il 17 aprile sarà inaugurata una nuova e affascinante esposizione presso le Procuratie Vecchie in Piazza San Marco: “Robert Indiana: The Sweet Mystery“. Questo evento, parte integrante dei numerosi collaterali che arricchiranno la 60° Esposizione Internazionale d’Arte, promette di gettare nuova luce sul noto esponente della Pop Art.
Le Procuratie Vecchie, spazi espositivi recentemente restaurati grazie all’intervento del Premio Pritzker David Chipperfield, saranno il palcoscenico di una mostra straordinaria che presenterà oltre 40 dipinti e sculture di Robert Indiana. Questa sarà la più significativa esposizione mai realizzata in Italia sull’artista, offrendo un’opportunità unica di esplorare profondamente la sua carriera artistica e di scoprire nuove prospettive sulle sue opere.
La mostra si propone di evidenziare i temi intrinseci all’opera di Indiana, concentrandosi sulla spiritualità, sull’identità e sulla condizione umana che permeano tutta la sua produzione. Conosciuto in tutto il mondo per l’iconica opera “Love”, Indiana si svelerà a Venezia attraverso sei decenni di produzione artistica, presentando rare opere giovanili accanto a celebri capolavori come “EAT/DIE”, “Love is God” o “The Melville Triptych”.
“The Sweet Mystery”, dipinto che dà il titolo all’esposizione, rappresenta uno dei primi lavori in cui Indiana ha introdotto l’uso delle parole, una pratica che diventerà distintiva in tutta la sua carriera. L’occasione di immergersi nella ricchezza creativa di Robert Indiana si presenta come una straordinaria opportunità di comprenderne a fondo l’evoluzione artistica, esplorando il suo percorso attraverso le parole e le forme che hanno plasmato la sua carriera.
Last modified: Febbraio 17, 2024