Venezia (domenica, 6 aprile 2025) — L’idrovia Fissero-Tartaro-Canalbianco, nota come “Autostrada Blu”, collega Mantova a Venezia attraverso un percorso di circa 135 chilometri, offrendo un’alternativa sostenibile al trasporto su gomma. Questo canale navigabile attraversa le province di Mantova, Verona e Rovigo, terminando a Porto Levante, alla foce del Po
di Beatrice Giordo
Secondo uno studio di The European House – Ambrosetti per Confindustria Mantova e Confindustria Veneto Est, la filiera estesa del sistema idroviario coinvolge 25 macro-settori economici e genera un valore aggiunto di quasi 500 milioni di euro per il territorio, rappresentando circa il 3% del PIL delle province di Rovigo e Mantova. L’efficace realizzazione degli investimenti programmati potrebbe portare benefici economici netti pari a 1,4 miliardi di euro entro il 2030, riconducibili alle reti navigabili italiane.
Oltre ai vantaggi economici, l’incremento del trasporto fluviale contribuisce significativamente alla riduzione delle emissioni di CO2. Si stima che una crescita del 25% del trasporto idroviario comunitario favorirebbe il raggiungimento dei target di decarbonizzazione europei. Tuttavia, attualmente il trasporto idroviario in Italia rappresenta solo lo 0,1% dei volumi di merci trasportate, rispetto a una media di oltre il 20% nei principali paesi europei.
Per sfruttare appieno le potenzialità dell’Autostrada Blu, è necessario superare ostacoli normativi e infrastrutturali, oltre a promuovere un piano a medio-lungo termine per il settore idroviario. La collaborazione tra enti locali e regionali, insieme a investimenti mirati, potrebbe trasformare l’idrovia Mantova-Venezia in un asse strategico per il trasporto sostenibile nel Nord Italia.
Last modified: Aprile 6, 2025