VENEZIA (martedì 14 maggio 2024) – La Guardia di Finanza ha eseguito un sequestro preventivo d’urgenza di circa 8 milioni e 800mila euro, finalizzato a cautelare crediti fiscali, denaro e beni riconducibili a una società veneziana operante nel campo dell’edilizia, al suo rappresentante legale e al responsabile commerciale. Secondo quanto spiegato dai finanzieri del nucleo di polizia economico finanziaria, sono indagati per aver ottenuto illeciti profitti mediante la creazione, la cessione e l’indebita compensazione di crediti fiscali ritenuti inesistenti, anche attraverso l’emissione di fatture attestanti circostanze non veritiere.
Di Daniel Caria
Le indagini hanno rivelato che i lavori, oggetto di agevolazioni fiscali previste dal cosiddetto bonus facciate, sarebbero stati solo apparentemente eseguiti. Infatti, secondo le segnalazioni di singoli condòmini e le prove raccolte durante l’inchiesta, molti lavori sarebbero risultati mai avviati o mai completati, nonostante fossero stati attestati attraverso documenti falsi o ingannevoli.
Il sequestro ha coinvolto crediti d’imposta non ancora ceduti o compensati, per un valore di circa 6,3 milioni di euro, un furgone del valore di 28 mila euro, disponibilità finanziarie pari a circa 330 mila euro, quote societarie del valore di circa 200 mila euro e sei immobili, per un valore complessivo di circa 2 milioni di euro, situati nelle province di Venezia e Belluno.
Last modified: Maggio 14, 2024