Venezia (lunedì 10 marzo 2025) — Un tragico incidente nautico si è verificato sabato pomeriggio sul canale Dese, causando la morte di Anna Rita Panebianco, manager 56enne del Caffé Florian di Piazza San Marco. La donna era ospite a bordo di un’imbarcazione di sei metri, il “Brube”, appartenente a un cliente del cantiere nautico Beraldo. Il titolare del cantiere, Mirco Beraldo, ha fornito dettagli sulla possibile dinamica dell’incidente e sulle circostanze che potrebbero averlo causato.
di Alice Grieco
Secondo quanto dichiarato da Beraldo, l’imbarcazione stava rientrando al cantiere prima della chiusura prevista per le 17:00. “Era già quasi le 16:30, quindi è possibile che volessero accelerare per non rischiare di rimanere fuori”, ha spiegato il titolare. L’incidente si è verificato alle 16:20 e ha coinvolto tre persone: oltre ad Anna Rita Panebianco, a bordo c’erano due uomini di circa 45 anni, entrambi rimasti feriti nell’impatto ma non in pericolo di vita.
Il cantiere nautico si trova a circa tre chilometri dal luogo dell’impatto. Beraldo ha sottolineato come il proprietario del “Brube” fosse un cliente esperto e il tratto lagunare dell’incidente fosse un rettilineo, rendendo difficile spiegare l’accaduto. “Mi viene da pensare a una possibile perdita di controllo, forse dovuta all’investimento di una cima che si è attorcigliata sull’elica, compromettendo la direzione della barca”, ha ipotizzato.
Le indagini condotte dai carabinieri lagunari stanno valutando diversi fattori, tra cui la velocità dell’imbarcazione e le condizioni della segnaletica nautica. “I rischi in laguna sono molteplici: la scarsa visibilità della segnaletica sulle briccole, la presenza di detriti galleggianti e la difficoltà di frenata delle imbarcazioni”, ha aggiunto Beraldo. La sicurezza della navigazione in laguna rimane un tema di grande rilevanza, con incidenti che si verificano sempre più spesso a causa della sottovalutazione dei pericoli o della mancanza di esperienza.
Il primo soccorso è stato prestato da un altro diportista, cliente del cantiere, che aveva appena superato l’imbarcazione prima dell’impatto. “Ha sentito lo schianto e si è girato indietro. Ha visto il “Brube” affondare con persone in acqua e è subito intervenuto”, ha raccontato Beraldo.
Intanto, i vigili del fuoco hanno ricevuto l’allarme e si sono mobilitati rapidamente. “Avevo appena tirato a terra il loro gommone quando ho ricevuto la chiamata dal caposquadra che mi informava dell’incidente”, ha spiegato Beraldo. I medici del Suem hanno cercato di rianimare Anna Rita Panebianco, adagata sull’imbarcazione del primo soccorritore. Purtroppo, le ferite riportate, tra cui una grave emorragia, si sono rivelate fatali.
L’elicottero dei vigili del fuoco è atterrato su una barena per agevolare le operazioni di soccorso, ma nonostante gli sforzi medici, la donna non ce l’ha fatta. “Il Suem ha tentato in ogni modo di stabilizzarla per un possibile intervento chirurgico d’urgenza, ma l’impatto è stato troppo violento”, ha concluso Beraldo.
L’incidente solleva nuovamente la questione della sicurezza nella navigazione in laguna, evidenziando la necessità di maggiore prudenza e di interventi per ridurre il rischio di episodi simili in futuro.
Tag: barca, canale di dese, dinamiche, incidente mortale Last modified: Marzo 10, 2025