Scritto da 2:32 pm Venezia, Economia & Finanza

Il Presidente della Confartigianato Venezia solleva preoccupazioni sull’impatto della direttiva Eco Green immobilare

VENEZIA (venerdì 19 aprile 2024) – Il recente approvazione della Direttiva Eco Green nell’Unione Europea, con il voto contrario di Italia e Ungheria, ha sollevato preoccupazioni significative riguardo ai potenziali effetti collaterali sul mercato immobiliare e sulle finanze delle famiglie italiane. Il presidente della Confartigianato Imprese Città Metropolitana di Venezia, Siro Martin, ha lanciato l’allarme su possibili conseguenze negative che potrebbero derivare da una scorretta applicazione di questa direttiva.

Di Daniel Caria

La Direttiva Eco Green mira a ridurre l’inquinamento e i consumi energetici entro determinati obiettivi temporali, come il 16% entro il 2030 e il 20-22% entro il 2035, con l’obiettivo finale della neutralità climatica entro il 2050. Tuttavia, Martin sottolinea che molte case nella provincia di Venezia potrebbero cadere sotto i vincoli normativi imposti dalla direttiva, con implicazioni economiche che potrebbero aggravare la già difficile situazione finanziaria di molte famiglie.

Il presidente della Confartigianato evidenzia che l’applicazione obbligatoria e a completo carico dei cittadini di questa direttiva potrebbe distorcere il mercato immobiliare e indebitare ulteriormente le persone. In particolare, sottolinea il rischio di “deformare forza legge” il mercato immobiliare e di ridurre drasticamente il valore delle case, portando a un impoverimento diffuso della popolazione. Questo potrebbe derivare dalle spese “obbligatorie” per l’efficienza energetica, che sarebbero totalmente a carico dei proprietari, senza sufficienti incentivi o supporto finanziario.

La situazione nella provincia di Venezia è particolarmente complessa, con un’alta percentuale di edifici costruiti più di 40 anni fa e quindi potenzialmente soggetti ai vincoli normativi della Direttiva Eco Green. Nei comuni come Venezia, Mira, San Donà, Chioggia, Portogruaro e Mirano, il numero di edifici vetusti e potenzialmente energivori è significativo, e l’impatto di questa direttiva potrebbe essere particolarmente grave.

Martin sottolinea l’importanza di un dialogo aperto e collaborativo tra il governo e le associazioni di categoria per affrontare queste sfide in modo sensato e graduale. Propone l’istituzionalizzazione di incentivi più generosi per le ristrutturazioni, senza sanzioni per coloro che non possono permettersi i lavori, ma incentivando coloro che desiderano farli. Un programma di conversione graduale potrebbe essere la chiave per affrontare le sfide derivanti dalla Direttiva Eco Green senza mettere a rischio la stabilità finanziaria delle famiglie italiane.

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Last modified: Aprile 19, 2024
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