“Il pesce mai visto. Operetta piscatoria di pescatrici e pescatori” è l’affascinante titolo della pièce teatrale creata con maestria da Antonella Barina, che avrà l’onore di essere presentata a Venezia da parte dell’associazione culturale L@ Rete.
Di Sara Stefanovic
La cornice prestigiosa per questo spettacolo unico sarà Palazzo Trevisan degli Ulivi, situato in Campo Sant’Agnese 810, alle Zattere. L’evento avrà luogo giovedì grasso, il 8 febbraio, con due imperdibili repliche programmate alle 18:00 e alle 20:30.
Questa straordinaria operetta piscatoria si distingue per la sua capacità di immergere gli spettatori in un mondo affascinante, quello delle pescatrici e dei pescatori, dando vita a una narrazione coinvolgente e piena di suggestioni. Antonella Barina, con la sua visione artistica e la sua maestria nel raccontare storie, offre al pubblico un’esperienza teatrale unica nel suo genere.
Palazzo Trevisan degli Ulivi, con la sua atmosfera carica di storia, diventerà lo sfondo perfetto per questa rappresentazione che si preannuncia ricca di emozioni e spunti di riflessione. Campo Sant’Agnese alle Zattere si trasformerà in un palcoscenico dove la magia del teatro si fonderà con la bellezza intrinseca della città lagunare.
Le due repliche offrono al pubblico la flessibilità di scegliere l’orario più adatto per immergersi in questa esperienza teatrale unica. L’associazione culturale L@ Rete, con il suo impegno nel promuovere e diffondere la cultura, si conferma come catalizzatore di eventi culturali di rilievo, portando a Venezia produzioni artistiche di grande valore.
Di cosa parla Il Pesce Mai Visto?
Nel cuore del XVI secolo, nella suggestiva cornice della Venezia rinascimentale, nelle acque prossime all’isola di Sant’Erasmo, emerge un pesce misterioso, estraneo a qualsiasi specie conosciuta. La notizia di questa scoperta straordinaria fa rapidamente il giro della città lagunare, suscitando un vero e proprio scompiglio tra la popolazione. In questo scenario avvincente, la chiave per risolvere l’enigma inaspettatamente giace nelle mani di una coppia di pescatori, Marina e Vettor.
La tensione cresce mentre la città cerca disperatamente una soluzione al mistero del pesce mai visto. Marina e Vettor, con la loro conoscenza delle acque lagunari e la loro abilità senza pari, si trovano al centro di un intrigo che coinvolge tutta la comunità. Ma c’è un elemento magico in questa storia intricata: solo l’intervento di una divinità femminile, custode delle profondità marine, può sbloccare la situazione di stallo e portare la città verso una soluzione.
Il Carnevale di quest’anno diventa lo sfondo perfetto per questa avventura straordinaria. L’autrice ha sviluppato un soggetto coinvolgente, avvolto nella drammaturgia di una parlata circumlagunare, conferendo un tocco autentico e suggestivo alla rappresentazione teatrale. L’adattamento prevede anche l’inclusione di un prezioso poemetto anonimo del Cinquecento, il Lamento dei pescatori veneziani, arricchendo ulteriormente la trama con un elemento storico e poetico.
Last modified: Febbraio 8, 2024