Scritto da 3:33 pm Venezia, Cronaca

Il Costo della Vita e l’Inflazione nel 2023 nella regione del Veneto

VENEZIA (sabato 18 maggio 2024) – Nonostante un generale calo dell’inflazione in Italia nell’ultimo anno, i veneti sono stati i più colpiti dal caro vita. La crescita media dell’inflazione in Veneto è stata del +1,3%, con Venezia che ha registrato un picco del +1,9%, seguita da Padova (+1,5%), Treviso (+1,4%) e Vicenza (+1,2%). A livello nazionale, dopo il Veneto, le regioni più colpite sono state Campania e Toscana (+1,2%) e Friuli Venezia Giulia (+1,1%). Questi tassi sono significativamente inferiori rispetto a un anno fa, quando in Veneto l’inflazione era del 7,7% e a Venezia dell’8%. L’inflazione elevata a Venezia è in parte attribuibile alla vocazione turistica dell’area, che ha comportato aumenti nei costi dei servizi ricettivi, della ristorazione e dei trasporti. Anche gli affitti e il costo della spesa quotidiana hanno registrato incrementi significativi. Questi dati provengono da uno studio della Cgia, l’associazione degli artigiani con sede a Mestre.

Di Daniel Caria

L’inflazione è un indicatore cruciale per valutare lo stato di salute dell’economia. Un’inflazione troppo elevata riduce il potere d’acquisto dei consumatori, in particolare di coloro che percepiscono redditi fissi, e influenza le politiche monetarie delle banche centrali. Con il calo dell’inflazione in Europa, si prevede che la Banca Centrale Europea riduca il tasso di interesse, che attualmente è al 4,5%, il massimo storico da quando esiste l’euro. Questo tasso elevato ha frenato il ricorso al credito da parte di famiglie e piccole imprese.

Nonostante il rallentamento della crescita dell’inflazione, i consumatori percepiscono ancora un aumento dei prezzi. Tuttavia, alcune voci di spesa fondamentali hanno visto contrazioni significative. Negli ultimi 12 mesi, i prezzi dell’energia elettrica e del gas sono scesi rispettivamente del 29,2% e del 21,6%, riducendo il costo delle bollette. Anche i biglietti aerei hanno registrato una diminuzione: quelli internazionali dell’11,8% e quelli nazionali del 6,9%. Al contrario, i beni e servizi che sono aumentati maggiormente includono le patate (+11,9%), i pacchetti vacanza in Italia (+17,2%) e l’olio d’oliva (+44,3%).

La recente impennata inflazionistica ha comportato un aumento della spesa annuale delle famiglie italiane di 4.039 euro. Dal 2021 al 2023, la spesa media annuale è passata da 21.873 euro a 25.913 euro. Per le famiglie meno abbienti, le spese legate all’abitazione e agli alimentari hanno contribuito maggiormente all’incremento delle uscite complessive. Questo aumento è comunque inferiore rispetto all’inflazione record della seconda metà degli anni ’70, quando il caro vita era attorno al 18% all’anno. Tra il 1998 e il 2002, con l’introduzione dell’euro e della BCE, l’inflazione è crollata all’1,5%. Tuttavia, tra il 2022 e il 2023, la crescita dei prezzi dei prodotti energetici e delle materie prime ha causato un nuovo aumento dell’inflazione, con un tasso medio del 7%.

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Last modified: Maggio 18, 2024
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