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Giovanni Leoni auspica la ripresa del dialogo tra la Fimmg e la Regione Veneto

Il presidente regionale Federazione Cimo Fesmed Veneto e presiedente Omceo di Venezia, Giovanni Leoni, sollecita la Fimmg Veneto e la Regione ad un ritorno al dialogo.

di Gabriele Caruso

Dopo la rottura con la Regione Veneto, il sindacato della Fimmg Veneto ha proclamato lo stato di agitazione. Tuttavia, per evitare che iniziative private a pagamento per l’assistenza primaria, abbiano la meglio sul servizio pubblico, il presidente regionale Federazione Cimo Fesmed Veneto, Giovanni Leoni, sollecita le parti a riprendere le trattative.

«È necessario un dialogo fra Regione e la medicina convenzionataesordisce Leoni – con un sistema sanitario regionale che non funziona a compartimenti stagni. Al cittadino deve essere data una assistenza territoriale adeguata o appare pleonastico che il sistema ospedaliero, già in crisi di suo, ne subirà le ulteriori conseguenze».

«Come medici ospedalieri siamo preoccupati – prosegue il presidente regionale Federazione Cimo Fesmed Veneto – perché i medici del territorio sono la prima linea per le richieste del cittadino, il medico più vicino la paziente, il professionista sanitario che più conosce il paziente e la sua famiglia, con una montagna davanti: una mancata riorganizzazione per poter lavorare meglio con un’elevata percentuale di giovani medici che non ritiene più attrattiva questa tipologia di lavoro, al pari del Pronto soccorso, della anestesia e rianimazione, della medicina interna, della chirurgia generale. E fanno fede le statistiche dei posti lasciati vuoti in specialità. Basta leggerli!».

«Non sono sufficienti i grandi interventi dei migliori medici resi possibili da competenza ed abnegazione nemmeno i pur fondamentali muri fatti dei migliori mattoni, per assolvere alle tante necessità quotidiane di una popolazione sempre più anziana e polipatologica. La sanità prima di tutto è un rapporto fra persone, con pazienti che devono poter contare su medici, infermieri e impiegati per un tempo adeguato alle loro necessità. Da questo si giudica le qualità di una società civile» – conclude Leoni.

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Last modified: Febbraio 16, 2024
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