Venezia (lunedì, 28 aprile 2025) — Il 28 aprile si è aperto presso la Corte d’Assise di Venezia il processo per l’omicidio di Giacomo “Jack” Gobbato, il 26enne ucciso a coltellate il 20 settembre 2024 a Mestre mentre tentava di fermare un rapinatore. L’imputato, Serghei Merjievschii, 38enne moldavo, è accusato di omicidio volontario aggravato, lesioni e due rapine commesse quella stessa sera.
di Beatrice Giordo
Durante la prima udienza, il collegio presieduto dal giudice Stefano Manduzio ha accolto le richieste delle parti, disponendo l’acquisizione delle principali prove testimoniali e documentali, tra cui le testimonianze dell’imputato, del medico legale, delle forze dell’ordine, di un’amica della vittima e dell’amico che quella notte tentò di fermare l’aggressore, rimanendo a sua volta ferito. Tra le prove anche i video delle telecamere di sorveglianza comunali.
Merjievschii ha inviato una lettera di scuse ai genitori di Giacomo e all’amico ferito, esprimendo il proprio dispiacere per l’accaduto. La difesa ha chiesto di ascoltare in aula solo il medico legale, l’amico di Jack e lo stesso imputato. Su richiesta delle parti civili sarà ascoltata anche l’ex ragazza di Jack, presente la sera del delitto.
Le prossime udienze sono fissate per il 27 maggio, per l’interrogatorio dell’imputato e la visione dei filmati, e l’8 luglio per la discussione finale. La città di Mestre, profondamente colpita dalla tragedia, ha già manifestato il proprio cordoglio con cortei e iniziative in memoria di Giacomo, simbolo di coraggio e altruismo.
Last modified: Aprile 28, 2025