VENEZIA (sabato 11 maggio 2024) – Secondo un’elaborazione dei dati AISCAT per il 2023 condotta dalla CGIA di Mestre, il numero di mezzi pesanti che attraversa quotidianamente l’autostrada A4 Milano-Venezia è doppio rispetto a quello presente sulla tratta Torino-Milano. Inoltre, la Brescia-Padova rimane la tratta autostradale più trafficata d’Italia, con un notevole afflusso di autoarticolati.
Di Daniel Caria
L’analisi indica che nel primo semestre del 2023, lungo l’A4 Brescia-Padova, sono transitati mediamente 28.618 veicoli pesanti al giorno, mentre sulla Milano-Brescia se ne sono contati 25.920 e sulla Torino-Milano “solo” 13.636, praticamente la metà delle due cifre precedenti. Questi dati, calcolati in base al rapporto tra veicoli-chilometro e la lunghezza dell’autostrada, confermano il forte traffico lungo l’asse Brescia-Padova.
Altri dati rilevanti riguardano le autostrade venete: spiccano i 19.568 tir teorici medi giornalieri lungo il Passante/Tangenziale di Mestre (A4-A57), i 13.789 dell’A22 Verona-Brennero, gli 11.914 dell’A13 Bologna-Padova, gli 11.300 dell’A4 Venezia-Trieste, i 4.686 dell’A27 Venezia-Belluno, i 4.598 dell’A31 Valdastico e i 2.803 della SPV Pedemontana Veneta.
Rispetto al periodo pre-Covid, solo l’A13 Bologna-Padova ha subito una contrazione negativa dei flussi di traffico degli autoarticolati, mentre tutte le altre autostrade venete hanno registrato un aumento dei veicoli.
Tuttavia, questo intenso flusso di traffico presenta anche svantaggi, come il sovraffollamento delle infrastrutture viarie, l’inquinamento e un elevato rischio di incidenti stradali. La CGIA di Mestre riconosce che il forte squilibrio territoriale potrebbe essere influenzato dalla maggiore diffusione della rete ferroviaria nel Nordovest rispetto ad altre regioni, oltre all’insufficienza delle infrastrutture alternative nel Nordest italiano.
Last modified: Maggio 11, 2024
