Scritto da 11:28 am Venezia, Cronaca

Famiglia bengalese separata dai ritardi burocratici: l’appello di Mosharof e Munni per il ricongiungimento con il figlio

MARGHERA, VENEZIA (mercoledì 29 maggio 2024) – Mosharof e Munni, una coppia bengalese residente a Marghera, stanno affrontando una situazione difficile e stressante a causa dei ritardi burocratici nel rilascio del permesso di soggiorno. Hanno un figlio di un anno e mezzo, Mohamed, nato il 21 gennaio 2023 a Faridpur, in Bangladesh, che attualmente vive con la nonna nel paese d’origine. La madre Munni non vede il bambino da sei mesi, e il padre Mosharof, che lavora come addetto alla logistica a Mestre, non lo ha praticamente mai visto.

Di Daniel Caria

Circa sei mesi fa, Munni è riuscita ad ottenere un visto dal consolato italiano in Bangladesh e ha viaggiato da sola verso Venezia con l’intenzione di ottenere rapidamente il permesso di soggiorno, per poi tornare in Bangladesh a prendere Mohamed e portarlo in Italia. Tuttavia, la lunga attesa per il rilascio del permesso di soggiorno ha bloccato questo piano. Munni ha un appuntamento in questura fissato per il 2025, e senza il permesso in mano, non può rischiare di tornare in Bangladesh poiché non ci sono garanzie che le sarebbe permesso di tornare in Italia con Mohamed.

La famiglia ha lanciato un appello per chiedere alla questura italiana di rilasciare una dichiarazione che Munni possa presentare all’ambasciata del Bangladesh. Questa dichiarazione dovrebbe attestare che Munni sta aspettando il rilascio del permesso di soggiorno e ha un appuntamento confermato in Italia. Con questa documentazione, sperano di ottenere un nuovo visto dal consolato bengalese che permetterebbe a Munni e Mohamed di viaggiare insieme verso Marghera per ricongiungersi con Mosharof.

Questo caso evidenzia un problema più ampio che molti stranieri regolari in Italia affrontano: lunghi tempi di attesa per il permesso di soggiorno che impediscono loro di vivere pienamente come cittadini. Senza il permesso, questi individui incontrano difficoltà ad affittare alloggi, ottenere contratti di lavoro a tempo indeterminato o rinnovare quelli a termine, registrarsi come residenti e accedere ai servizi sanitari di base, nonostante lavorino e contribuiscano all’economia. La situazione di Mosharof e Munni è un esempio toccante delle conseguenze umane di queste difficoltà burocratiche e della necessità di soluzioni più rapide ed efficaci per il rilascio dei permessi di soggiorno.

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Last modified: Maggio 29, 2024
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