VENEZIA (martedì 30 aprile 2024) – Michele Boato, direttore dell’Ecoistituto del Veneto Alex Langer e consigliere di Municipalità di Mestre-Carpenedo per “Ambiente Bene Comune”, ha presentato un esposto alla Procura di Venezia riguardante il contributo d’accesso, focalizzando l’attenzione sul trattamento dei dati personali.
Di Daniel Caria
L’esposto evidenzia le disposizioni del contributo d’accesso a Venezia, deliberato dal Consiglio Comunale nel settembre 2023 e successivamente modificato con deliberazioni successive. Questo provvedimento richiede a residenti e visitatori di dichiarare una serie di dati sensibili, tra cui informazioni personali, indirizzo, motivo della presenza a Venezia e dati degli amici invitati.
La preoccupazione principale di Boato riguarda la gestione di questi dati sensibili, in particolare la possibilità che vengano comunicati a soggetti terzi, pubblici e privati, come indicato nell’informativa comunale sulla privacy. Boato teme che questa pratica possa costituire una violazione della privacy e chiede alla Procura di condurre indagini per verificare eventuali reati penali.
Boato, noto attivista ambientalista e protagonista del fronte “no ticket”, ha sollevato ripetutamente preoccupazioni sulla tutela della privacy riguardo al contributo d’accesso a Venezia. Il Comune di Venezia ha già incaricato uno studio legale di affrontare queste problematiche.
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Last modified: Aprile 30, 2024