VENEZIA (giovedì 25 aprile 2024) – Alle 16 di oggi, Venezia ha concluso la sua prima giornata di sperimentazione del “contributo d’accesso”, un tentativo audace per regolare il flusso turistico nella città lagunare. Dopo una giornata di rilevamenti e osservazioni, il Comune ha reso noti i risultati: su un totale di 113.000 persone registrate, 15.700 hanno pagato il contributo d’accesso.
Di Daniel Caria
Tuttavia, questi numeri raccontano solo una parte della storia. Circa 40.000 ospiti delle strutture ricettive veneziane, 2.100 parenti di residenti e 2.000 amici di residenti sono stati esenti dal pagamento, insieme a 13.000 studenti e 20.400 lavoratori registrati per tutto il periodo del contributo. Inoltre, non vanno dimenticati i residenti e i nati nel Comune di Venezia, che possono entrare ed uscire dalla città senza registrazione.
La giornata è trascorsa senza intoppi, nonostante una manifestazione del fronte del “no” al ticket. La strategia dei controlli è stata improntata ad una linea “soft”, volendo stemperare le tensioni legate alla novità. Complessivamente, quasi 14.000 persone sono state controllate senza segnalazioni di criticità significative.
Il sindaco Luigi Brugnaro ha espresso soddisfazione per l’andamento della giornata, sottolineando l’importanza di affrontare il cambiamento con coraggio. Ha evidenziato che la sperimentazione continuerà per un periodo medio-lungo, al fine di raccogliere dati e informazioni utili per ottimizzare il sistema, così come avvenuto con l’introduzione del QR code.
Guardando al futuro, domani sarà la seconda giornata di sperimentazione, seguita da altre date fino a luglio, tutte con gli stessi orari. Brugnaro ha ammesso che al momento si spendono più soldi di quelli incassati, ma ha sottolineato che questo non è da considerarsi una spesa, bensì un investimento per incentivare un cambiamento di comportamento e diluire il flusso turistico in modo da evitare congestionamenti.
Per facilitare l’applicazione del contributo d’accesso, saranno attivi varchi fisici ai principali punti di accesso alla città, con distinzione tra varchi prioritari per residenti e lavoratori. Degli steward saranno presenti per verificare il QR code dei visitatori e aiutare coloro che necessitano di assistenza nell’acquisire il titolo di accesso sul posto e pagare il contributo. Saranno inoltre presenti verificatori pronti a multare chiunque risulti ancora sprovvisto del contributo d’accesso.
In conclusione, questa prima giornata di sperimentazione del contributo d’accesso a Venezia ha segnato un passo significativo verso una gestione più sostenibile del turismo nella città lagunare, offrendo una prospettiva di bilancio tra l’accessibilità alla città e la salvaguardia del suo patrimonio unico.
Last modified: Aprile 25, 2024