Venezia (lunedì 3 marzo 2025) — L’Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto (ARPAV) ha pubblicato il suo rapporto annuale sul clima, evidenziando un 2024 caratterizzato da temperature record, un incremento delle notti tropicali e un aumento degli eventi meteorologici estremi. L’analisi conferma un trend di riscaldamento inarrestabile che impone azioni immediate per mitigare gli effetti del cambiamento climatico.
di Alice Grieco
Secondo i dati di ARPAV, il 2024 è stato l’anno più caldo mai registrato in Veneto dal 1955. La temperatura media ha mostrato un’anomalia di +1.44 °C rispetto al periodo di riferimento 1991-2020, con valori più elevati nelle zone alpine, prealpine e lungo la costa. L’incremento delle temperature minime è particolarmente significativo, con un’anomalia di +1.77 °C, registrando un aumento costante di +0.75 °C ogni decennio. Il mese di febbraio ha segnato un’eccezionale anomalia di +4.5 °C, rendendolo il più caldo mai rilevato in Veneto. Anche la primavera e l’estate 2024 hanno superato i record precedenti, con anomalie rispettivamente di +1.6 °C e +2.4 °C.
Le notti tropicali, ovvero quelle in cui la temperatura non scende sotto i 20 °C, hanno toccato un nuovo massimo storico: 49 notti in pianura contro una media 1991-2020 di soli 13 giorni, quadruplicando il valore atteso. Questo record supera abbondantemente il precedente picco del 2003 e conferma un trend preoccupante già osservato nel 2015 e 2019. Anche le ondate di calore hanno subito un incremento significativo, con ben 24 giorni consecutivi di temperature superiori ai 35 °C, rispetto alla media storica di meno di sei giorni.
Il 2024 è stato anche un anno di eventi meteorologici estremi. Nonostante un quantitativo di precipitazioni superiore alla media, la regione ha affrontato fenomeni violenti e localizzati, tra cui:
- Piogge intense: eventi particolarmente significativi si sono verificati nel Vicentino, nel Veronese e a Bibione, dove il 2 ottobre sono caduti 166 mm di pioggia in 48 ore.
- Mareggiate: il 3 ottobre 2024 una violenta mareggiata ha colpito la costa veneta, causando danni ingenti, in particolare a Jesolo, con venti che hanno raggiunto raffiche di 100 km/h.
- Acqua alta a Venezia: il 2024 ha registrato 219 giorni con livelli di marea superiori agli 80 cm, il dato più elevato dall’inizio del XX secolo. Quindici episodi di marea eccezionale hanno superato i 110 cm, rendendo necessario l’intervento del sistema MOSE, con conseguenti disagi per le attività portuali.
I dati di ARPAV non lasciano spazio a interpretazioni: il riscaldamento globale sta avendo effetti tangibili sul Veneto e sull’Italia. L’eurodeputata dei Verdi, Cristina Guarda, sottolinea l’urgenza di adottare misure concrete per contrastare i cambiamenti climatici e ridurre le emissioni.
“Non si tratta di allarmismo, ma di una realtà che non può più essere ignorata. La scienza ci indica la strada: è il momento di agire”.
Il rapporto ARPAV rappresenta un monito chiaro sulla necessità di una transizione ecologica, in linea con gli obiettivi europei per la sostenibilità ambientale. La politica regionale e nazionale è chiamata a rispondere con azioni efficaci per la mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici, prima che gli effetti diventino irreversibili.
Tag: anno più caldo, arpav, eventi metereologici, temperature record Last modified: Marzo 3, 2025