VENEZIA (mercoledì 15 maggio 2024) – La Procura di Venezia ha chiuso l’inchiesta sul femminicidio di Giulia Cecchettin e ha chiesto il rinvio a giudizio per Filippo Turetta, l’ex fidanzato 22enne attualmente detenuto nel carcere di Verona. Il procuratore capo di Venezia, Bruno Cherchi, ha convocato una conferenza stampa per oggi per fornire aggiornamenti sul caso.
Di Daniel Caria
Filippo Turetta è accusato di aver sequestrato Giulia Cecchettin l’11 novembre 2023 e di averla uccisa a coltellate nella zona industriale di Fossò, dopo una serata trascorsa insieme al centro commerciale Nave de Vero di Marghera. Dopo il delitto, Turetta ha vagato per una settimana, abbandonando il corpo senza vita della giovane in una grotta vicino al lago di Barcis, nel Pordenonese. È stato fermato in Germania e successivamente estradato in Italia, mentre la sua automobile è stata sequestrata per i rilievi del Reparto Investigazioni Scientifiche (RIS) di Parma.
Il capo d’imputazione contro Turetta è di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, crudeltà, efferatezza, sequestro di persona, porto d’armi continuato e occultamento di cadavere. La gravità delle accuse ha portato alla modifica del capo d’imputazione da omicidio volontario a premeditato, escludendo così la possibilità per l’imputato di optare per il rito abbreviato.
Il procuratore Cherchi ha spiegato che ora si renderanno necessari i tempi tecnici per fissare l’udienza preliminare, durante i quali la difesa avrà modo di studiare il corposo fascicolo processuale. Inoltre, tutte le consulenze legali dovranno essere attentamente valutate. Tuttavia, una volta completata questa fase, i tempi del processo dovrebbero essere relativamente brevi, secondo quanto riportato dall’Ansa.
Last modified: Maggio 15, 2024