Scritto da 12:17 pm Cultura, Venezia

Carnevale: quali sono le maschere tradizionali Veneziane?

Le maschere tradizionali veneziane rappresentano un’icona unica e affascinante della cultura e della storia della città lagunare.

Sara Stefanovic

La loro origine risale al periodo della Repubblica di Venezia, tra il XIII e il XVIII secolo, durante il quale la Serenissima era un importante centro commerciale, culturale e artistico.

Il Carnevale di Venezia, che tradizionalmente precede la Quaresima, divenne un’occasione per la popolazione di sottrarsi alle rigide regole sociali e concedersi giorni di festa sfrenata. Le maschere vennero adottate come strumento per garantire l’anonimato, consentendo ai cittadini di mescolarsi liberamente nelle piazze e partecipare a festività e celebrazioni senza preoccupazioni relative al riconoscimento sociale.

Le prime maschere veneziane erano semplici e monocromatiche, realizzate in cartapesta e decorate con colori vivaci. Tuttavia, con il passare del tempo, divennero sempre più elaborate e sofisticate, caratterizzate da dettagli intricati, tessuti riccamente decorati e ornamenti dorati.

Tra le maschere più famose e iconiche vi è il “Bauta“, caratterizzata da un lungo mantello, un cappello tricorn e una maschera bianca che copre il volto e lascia la bocca libera per consentire di mangiare e bere senza togliere la maschera. Un’altra maschera celebre è il “Colombina“, più piccola e con una forma più delicata, spesso indossata da donne. Il “Dottore della Peste“, invece, è riconoscibile per il suo lungo naso curvo e l’abbigliamento in stile medico del periodo della peste.

Oltre al Carnevale, le maschere veneziane erano utilizzate in altre occasioni, come nei balli di maschera e nelle feste di palazzo. L’uso delle maschere forniva un senso di mistero e fascino, permettendo ai partecipanti di sperimentare una sorta di liberazione dall’identità quotidiana.

Nonostante un periodo di declino durante il dominio austriaco nel XIX secolo e l’interdizione dei balli di maschera sotto il regime fascista, il Carnevale di Venezia e le maschere tradizionali hanno vissuto una rinascita negli ultimi decenni. Oggi, le maschere veneziane sono ampiamente associate alla cultura veneziana e sono un elemento intrinseco delle celebrazioni del Carnevale, mantenendo viva una tradizione unica e affascinante che continua a catturare l’immaginazione di visitatori e locali.

Quali sono le maschere tradizionali veneziane

Bauta: Tra le maschere più iconiche, la Bauta è caratterizzata da una maschera bianca che copre l’intero volto, senza la parte inferiore per la bocca. Solitamente accompagnata da un mantello nero, un cappello tricorn e una farfalla nera sulla guancia, la Bauta garantiva all’indossatore l’anonimato totale durante le festività, permettendo di partecipare ai balli e alle celebrazioni in completa libertà.

Colombina: Una maschera più piccola e femminile, la Colombina è spesso decorata con colori vivaci, pizzi e gioielli. Indossata principalmente dalle donne, la sua forma elegante copre solo gli occhi e il naso, lasciando il resto del viso scoperto. La Colombina è nota per la sua delicatezza e raffinatezza.

Dottore della Peste (Medico della Peste): Caratterizzato da una maschera bianca lunga e appuntita, il Dottore della Peste è spesso associato ai medici che curavano le vittime della peste durante il Medioevo. Il naso lungo, talvolta curvo, fungeva da filtro per aria e veniva riempito con sostanze profumate per mascherare i cattivi odori.

Moretta: Una maschera nera ovale che copre il viso e si tiene attaccata dietro la testa con un bottone. La Moretta era spesso indossata da donne durante il Carnevale e nei balli di maschera, e la sua forma senza bocca garantiva discrezione e mistero.

Arlecchino e Pulcinella: I personaggi della Commedia dell’Arte, Arlecchino e Pulcinella, sono spesso rappresentati con maschere colorate e grottesche. Arlecchino è noto per il suo vestito a scacchi, mentre Pulcinella ha una maschera bianca dal naso lungo.

Gnaga: Una maschera che rappresenta un cane, spesso indossata da donne. La Gnaga ha l’aspetto di un muso di cane e può essere decorata in modo giocoso con parrucche e accessori.

Ogni maschera tradizionale veneziana ha una storia unica e una simbologia particolare, rendendo il Carnevale di Venezia un’occasione straordinaria per immergersi in un mondo di magia, eleganza e mistero.

Condividi la notizia:
Last modified: Febbraio 10, 2024
Close