Scritto da 6:07 pm Venezia, Cronaca

Bocciata la tassa d’imbarco a Venezia: Il Consiglio di Stato annulla la controversa misura

VENEZIA (giovedì 30 maggio 2024) – Il Consiglio di Stato ha emesso una decisione che ha un impatto significativo sulla politica fiscale del Comune di Venezia. La tassa d’imbarco di 2,50 euro, istituita per i passeggeri in partenza dall’aeroporto Marco Polo, è stata bocciata, con conseguenze che suscitano dibattiti e riflessioni su più fronti.

Di Daniel Caria

La controversia, che ha coinvolto il gestore dell’aeroporto, Save, e l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Luigi Brugnaro, ha trovato una svolta con la sentenza del Consiglio di Stato che ha annullato la delibera che istituiva la tassa.

Al centro della decisione giudiziaria c’è stata la mancanza di una motivazione adeguata e di un’istruttoria sufficiente da parte del Comune di Venezia. Il Consiglio di Stato ha rilevato che l’introduzione della tassa potrebbe essere interpretata come un contributo di solidarietà a favore del comune, senza una vera e propria correlazione con i servizi offerti ai passeggeri.

L’annullamento della tassa d’imbarco ha suscitato reazioni contrastanti. Da una parte, Save ha accolto la decisione come un riconoscimento degli errori procedurali e della mancanza di motivazione da parte dell’amministrazione comunale. Hanno anche sottolineato come questa tassa avrebbe potuto danneggiare lo sviluppo dell’aeroporto e dell’area circostante.

Dall’altra parte, il sindaco Brugnaro ha manifestato delusione per la perdita di risorse che avrebbero contribuito ai servizi comunali, ma ha respinto l’idea di aumentare altre tasse per compensare questa perdita, sottolineando che non è giusto far gravare ulteriori oneri solo sui residenti.

La decisione del Consiglio di Stato ha messo in discussione la validità e l’efficacia della tassa d’imbarco, sollevando interrogativi sulla politica fiscale comunale e sulla gestione delle risorse pubbliche. È evidente che ciò che era stato presentato come un tentativo di coprire le spese di manutenzione derivanti dall’afflusso turistico si è rivelato controverso e non adeguatamente motivato secondo i criteri legali.

ì

Condividi la notizia:
Last modified: Maggio 30, 2024
Close