Nella notte scorsa, un’operazione coordinata dalla Guardia di Finanza ha portato al sequestro di un carico illecito di gasolio proveniente dall’Ungheria. Il colpo è stato messo a segno al casello autostradale di Venezia-Est, punto nevralgico delle vie di comunicazione interregionali.
Di Sara Stefanovic
Un camion, proveniente dall’Europa Orientale e originario di una città ungherese al confine con l’Austria, è stato fermato durante un controllo di routine. La sua destinazione dichiarata era la provincia di Napoli, ma ciò che trasportava al suo interno ha sollevato immediati sospetti.
I finanzieri del gruppo di Treviso, durante il consueto controllo notturno al casello autostradale, hanno individuato il veicolo e deciso di esaminarlo più attentamente, considerando il suo comportamento ambiguo. La scelta si è rivelata azzeccata: all’interno del camion sono stati scoperti ben 27 mila litri di gasolio di contrabbando.
L’autista, di nazionalità slovacca, ha dichiarato di non essere a conoscenza del contenuto del carico, né delle sue reali origini e destinazioni. Il carico, infatti, era camuffato sotto la facciata di un liquido corrosivo, come specificato nella falsa lettera di vettura internazionale. Le informazioni riportate indicavano caratteristiche chimiche e modalità di impiego del tutto inventate, nella chiara intenzione di eludere i controlli delle autorità.
Il casello autostradale di Venezia-Est, attraversato da oltre 3,5 milioni di veicoli in uscita ogni anno, è notoriamente uno snodo cruciale per il traffico internazionale. Una buona percentuale di questi veicoli, circa il 16%, sono autoarticolati, spesso provenienti dalla cosiddetta “rotta balcanica”.
L’operazione della Guardia di Finanza ha permesso di contrastare un altro tentativo di traffico illecito, contribuendo alla salvaguardia delle finanze pubbliche e della legalità nel territorio nazionale.
Last modified: Marzo 18, 2024