VENEZIA (mercoledì 29 maggio 2024) – L’autista pestato di botte alle 4.40 del mattino di domenica, mentre guidava il bus della corsa 5e da Noale a Venezia, ha raccontato che i giovani aggressori, circa dieci e tutti sui vent’anni, gli avevano chiesto di consegnare il cellulare, ma sembrava un pretesto per attaccare briga. Ha descritto come i giovani, apparentemente alterati e forse sotto l’effetto dell’alcol, abbiano iniziato a colpire con pugni e calci il plexiglas della portiera del posto guida, fino a romperlo con uno dei martelletti di sicurezza del bus, uno dei quali si era anche ferito a una mano.
Di Daniel Caria
L’autista ha ipotizzato che il gruppo avesse trascorso la notte all’evento di apertura della discoteca estiva di Noale. Ha spiegato che i giovani gli avevano chiesto il telefono perché sostenevano che avesse fatto loro un video. Quando aveva negato di aver girato alcun filmato e aveva chiesto loro di sedersi, i giovani avevano reagito con violenza, rompendogli il vetro della portiera e colpendolo al viso. Nonostante il caos, era riuscito a mantenere il controllo del mezzo fino a fermarsi vicino all’ospedale di Noale, dove aveva chiamato il 113 e il 112. I carabinieri erano arrivati rapidamente, ma il gruppo era già fuggito su una macchina.
L’autista ha riferito che da 27 anni guida autobus e aveva già vissuto aggressioni, ma mai di tale gravità. Ha sottolineato quanto fosse inaccettabile subire una tale violenza solo per andare al lavoro. Ha anche aggiunto che i giovani aggressori gli erano già noti, avendoli visti altre volte sul bus tra Noale e Mestre.
Marino De Terlizzi, segretario Fit Cisl Veneto, ha commentato che il problema delle aggressioni ai lavoratori del trasporto pubblico non riguardava solo Actv, ma stava diventando una questione di sicurezza sia per i lavoratori sia per i passeggeri. Ha richiesto che Actv e gli enti locali attuassero il protocollo del 1 aprile 2022, siglato con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e il Ministero degli Interni, per adottare provvedimenti concreti di prevenzione e repressione. Tra le proposte avanzate, vi era l’impiego di vigilantes nei depositi periferici e nei momenti più critici della giornata. De Terlizzi ha infine espresso la disponibilità della Fit Cisl Veneto a incontri con la direzione Actv e i Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (Rls) per affrontare e risolvere il problema, garantendo un ambiente di lavoro più sicuro.
Last modified: Maggio 29, 2024