VENEZIA (lunedì 20 Maggio 2024) – Vecchi reperti, nuove tecniche investigative e un passo concreto verso la risoluzione del mistero: il DNA di Unabomber è stato estratto, portando nuova speranza nelle indagini sugli attentati che hanno scosso le province di Pordenone, Udine, Treviso e Venezia dal 1994 al 1996 e dal 2000 al 2006.
Di Daniel Caria
L’estrazione del DNA è avvenuta grazie a analisi approfondite su frammenti genetici recuperati da vari luoghi di attacco. Tra i reperti esaminati figurano peli rinvenuti su una bomboletta di stelle filanti inesplosa a San Vito al Tagliamento nel marzo 2000 e su un uovo-bomba trovato a Portogruaro nello stesso anno. Tracce genetiche sono state individuate anche su oggetti come il nastro isolante usato per chiudere una lattina di pomodori esplosa a Nadia De Ros nel novembre 2000 e su altri ordigni e congegni scoperti in diverse località negli anni successivi.
Gli inquirenti stanno ora confrontando i risultati delle analisi del DNA con quelli di undici soggetti già indagati, mentre altre venti persone si sono offerte volontarie per collaborare alle indagini. La riapertura del caso è stata richiesta a gran voce, poiché nuove piste hanno evidenziato tracce rilevanti nei reperti. Le perizie sono state condotte da esperti di alto profilo come Giampietro Lago ed Elena Pilli, nota per il suo coinvolgimento nel caso Yara Gambirasio e per le sue competenze nell’estrazione del DNA mitocondriale.
Nonostante l’ottimismo degli esperti, il Procuratore capo di Trieste, Antonio De Nicolo, si mostra cauto, affermando che al momento non emergono elementi di urgenza o novità significative. Tuttavia, l’avvocato di uno degli indagati, Maurizio Paniz, ha espresso preoccupazioni riguardo alla gestione dei reperti nel corso degli anni. Paniz ha sollevato dubbi sulla loro conservazione e ha sottolineato la necessità di ulteriori approfondimenti, ricordando che in passato era già stato estratto il DNA di Unabomber.
L’udienza prevista per ottobre sarà cruciale per conoscere l’esito delle perizie e valutare i progressi dell’indagine. La speranza di risolvere i misteri degli attentati rimane viva, alimentata dalla combinazione di tecnologia avanzata e impegno investigativo. La comunità attende con ansia ulteriori sviluppi che potrebbero finalmente portare alla cattura del colpevole e alla chiusura di uno dei capitoli più oscuri della cronaca italiana.
Last modified: Maggio 20, 2024