VENEZIA (martedì 14 maggio 2024) – La scoperta di una scritta di matrice antisemita sul muro del galoppatoio al Lido di Venezia ha suscitato un’ampia condanna da parte di rappresentanti politici e organizzazioni locali. I consiglieri regionali del Pd Veneto, Jonatan Montanariello e Francesca Zottis, hanno immediatamente denunciato l’atto come “violento” e hanno espresso la speranza che le videocamere di sorveglianza possano aiutare a identificare i responsabili.
Di Daniel Caria
Il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, ha condannato l’atto definendolo “ignobile e infamante” e ha dichiarato che sono già in corso indagini della Digos per individuare i colpevoli.
Il Partito Democratico di Venezia ha espresso il proprio sostegno e solidarietà alla Comunità ebraica e a tutti i cittadini di religione ebraica, ribadendo che “a Venezia non c’è spazio per l’antisemitismo”. Anche TeA ha condannato fermamente le scritte antisemite, definendole un “insulto e uno sfregio ai valori che collettivamente siamo chiamati a difendere”.
La Cgil di Venezia ha denunciato il clima di tensione crescente e ha dichiarato che non permetterà che atti simili possano passare inosservati, ribadendo che “in una città come la nostra, da sempre simbolo di multiculturalità e dialogo, non c’è posto per la violenza e per le minacce”.
Infine, il segretario generale della Uil Veneto, Roberto Toigo, ha espresso profonda turbamento per l’atto definendolo “follia” e ha condannato fermamente questo gesto scellerato, ribadendo l’impegno dell’organizzazione per proteggere i valori più preziosi e giusti.
Last modified: Maggio 14, 2024