VENEZIA (mercoledì 24 aprile 2024) – Oggi, presso Ca’ Farsetti, si è tenuta una conferenza stampa organizzata dalla lista civica Terra&Acqua, rappresentata dal consigliere comunale Marco Gasparinetti. L’evento ha coinciso con la celebrazione del decimo anniversario del gruppo 25 aprile, che conta ormai 5 mila iscritti ed è stato un incubatore per la lista civica.
Di Daniel Caria
Gasparinetti ha chiarito che, sebbene il gruppo 25 aprile si sia originariamente concentrato sulla difesa della residenzialità a Venezia e nelle isole, la lista civica Terra&Acqua si occupa dei problemi dell’intero territorio comunale.
Al centro della conferenza stampa è stata la questione degli affitti brevi, considerati il principale problema della città. Gasparinetti ha sottolineato l’importanza di regolamentare le locazioni turistiche, evidenziando che il numero di seconde e terze case a Venezia è aumentato significativamente negli ultimi anni, mentre solo una piccola percentuale di queste è registrata come locazione turistica. Questo scenario, secondo Gasparinetti, suggerisce l’esistenza di una zona grigia di case affittate ai turisti ma non dichiarate come tali.
Il gruppo 25 aprile ha annunciato l’avvio di una petizione per chiedere al Consiglio comunale di intervenire con urgenza fissando un tetto massimo al numero di affitti turistici, riservando la possibilità di nuove aperture a residenti nell’area.
Inoltre, si è discusso dell’idea di un Piano casa che preveda un fondo di garanzia e incentivi per chi affitta alle famiglie residenti. Sia Gasparinetti che il capogruppo del Pd in consiglio comunale Giuseppe Saccà hanno riconosciuto l’importanza di stanziamenti come i 28 milioni deliberati dalla giunta per riqualificare e assegnare le case Ater.
Infine, si è parlato del ticket d’accesso, ritenuto ipocrita e iniquo da Gasparinetti, ma anche dell’importanza di una nuova amministrazione per la città.
La proposta di regolamentazione degli affitti brevi sarà presentata dalle opposizioni a maggio, dopo che il Tar di Firenze si sarà espresso su un caso simile nel Comune di Firenze. Questo per evitare che l’iniziativa venga considerata elettoralistica e per ottenere un quadro chiaro sulle possibilità di intervento.
Last modified: Aprile 24, 2024