VENEZIA (sabato 13 aprile 2024) – Entro i prossimi dieci anni, il Veneto dovrà affrontare una significativa diminuzione della sua popolazione in età lavorativa, secondo quanto riportato dall’ufficio studi della Cgia di Mestre.
Di Daniel Caria
I dati elaborati dall’Istat indicano una prospettiva preoccupante: una perdita prevista di 219mila persone tra i 15 e i 64 anni, equivalente al 7,1% della platea lavorativa attuale.
Il territorio veneziano sarà particolarmente colpito da questo declino demografico, con una proiezione di 45.128 lavoratori in meno entro il 2034, segnando un calo dell’8,6%. Tuttavia, le province di Rovigo e Belluno non saranno da meno, con una contrazione prevista rispettivamente del 12% e del 9,6%.
Le cause di questa tendenza discendente sono principalmente legate all’invecchiamento della popolazione, con sempre meno giovani e un numero crescente di baby boomer destinati a lasciare il mercato del lavoro per raggiungimento dei limiti di età. Questa combinazione porterà molti territori a risentire di un vero e proprio “spopolamento”, privandoli di potenziali risorse lavorative.
La diminuzione della popolazione potrebbe aggravare ulteriormente le difficoltà delle imprese locali nel reperire personale qualificato. L’instabilità geopolitica, insieme alle transizioni energetiche e digitali in corso, contribuiranno a complicare ulteriormente il quadro. Già oggi, molte imprese artigiane, commerciali e industriali trovano difficile reperire giovani lavoratori, e questa situazione è destinata a peggiorare nel tempo.
In conclusione, la diminuzione demografica nel Veneto presenta sfide significative per l’economia locale. È essenziale che le istituzioni e le imprese adottino strategie mirate per affrontare questa sfida, investendo nella formazione e nell’attrazione di talenti, nonché nell’innovazione tecnologica e nell’adattamento alle nuove dinamiche del mercato del lavoro.
Last modified: Aprile 13, 2024