VENEZIA (giovedì 11 aprile 2024) – Martedì 9 aprile le associazioni Italia Nostra, Lipu, WWF, Venezia Cambia, CAAL, Ecoistituto del Veneto Alex Langer, e ISDE Medici per l’Ambiente, rappresentate da Lidia Fersuoch, Consigliere nazionale di Italia Nostra e già presidente della sezione di Venezia, sono state audite dal Parlamento Europeo riguardo la tutela della laguna di Venezia dai possibili danni che verrebbero causati dagli scavi per allargare il canale dei Petroli e il canale Montiron in modo da ottenere due terminal navali.
di Giulia Faraci
La Commissione per le Petizioni del Parlamento europeo ha ascoltato le ragioni della petizione e ha accettato la richiesta; manderà quindi una lettera allo Stato italiano, alla Regione Veneto e al Comune di Venezia per chiedere il rispetto delle normative previste e possibili alternative al marginamento e lo scavo. La soluzione proposta per il Montiron sarebbe scavare un piccolo canale che colleghi quelli di Burano e di Tessera, mentre per il canale dei Petroli esistono progetti di tutela delle sponde con materiali tradizionali. Bisogna inoltre considerare, come sottolinea Lidia Fersuoch, che gli approdi interni alla laguna sono solo provvisori e, come sostengono l’Unesco e il decreto del 2021, il traffico di navi di grandi dimensioni, commerciali e croceristiche deve essere spostato fuori dalla laguna.
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