VENEZIA (martedì 9 aprile 2024) – Questa mattina, intorno alle 10, i movimenti per la casa, in particolare Asc-Assemblea sociale per la casa e Rete solidale per la casa, hanno occupato simbolicamente il consiglio comunale di Ca’ Farsetti a Venezia. Con striscioni e slogan come “Casa, diritti, dignità” e “Venezia non è un museo”, hanno promosso una manifestazione contro l’introduzione del “contributo d’accesso” alla città storica, previsto per il 25 aprile.
Di Daniel Caria
Una trentina di attivisti ha invaso la sala del consiglio, chiedendo di parlare con il sindaco e l’amministrazione. Hanno esposto uno striscione dal balcone che si affaccia sul Canal Grande e hanno dichiarato: “Non ci serve un ticket, ma una volontà politica di affrontare il problema della residenzialità a Venezia”. Dopo circa un’ora di occupazione, il presidio ha lasciato il palazzo, dopo aver dialogato con l’assessore Michele Zuin.
Federica Toninello dell’Assemblea sociale della casa ha spiegato che la manifestazione del 25 aprile mira a promuovere una nuova visione di città, centrata sulle case e i servizi per i cittadini, anziché sull’economia turistica. Susanna Polloni della Rete solidale per la casa ha denunciato la situazione delle persone senza fissa dimora e la mancanza di assegnazioni abitative.
Il comune, che non ha commentato l’azione, ha impegnato fondi per riqualificare appartamenti nel centro storico e sta procedendo con le assegnazioni. Sostiene che il ticket d’accesso migliorerà la fruizione del centro storico, ma i movimenti per la casa sono fortemente contrari e continuano la loro mobilitazione.
Last modified: Aprile 9, 2024