A febbraio i prezzi di mercato del gas naturale (28 euro per MWh) e dell’energia elettrica (87 euro) sono tornati agli stessi livelli del mese di giugno 2021, ma le bollette, rispetto a tre anni fa, sono aumentate mediamente di 328 euro (+26,2%). Secondo quanto rileva l’Ufficio studi della Cgia di Mestre, è il Nordest l’area del Paese che ha subito i rincari più elevati: il rincaro è stato pari a 457 euro (+33,6%).
di Giulia Faraci
L’impennata è probabilmente riconducibile all’andamento dell’inflazione nel settore energetico, che in Veneto è cresciuto in misura più significativa che altrove. Nonostante i prezzi delle materie prime siano in calo dalla fine del 2022 e i governi Draghi e Meloni abbiano erogato quasi 100 miliardi di euro per contrastare il caro energia a famiglie e imprese, «per far fronte alla mancanza di liquidità che, soprattutto nel 2022, ha colpito i distributori e i fornitori di energia – spiega la Cgia -, questi ultimi hanno ritoccato all’insù le caparre e le cauzioni in capo ai consumatori». La quota fissa in bolletta è stata aumentata, e a questo si è aggiunta l’inflazione nel settore energetico. A farne le spese soprattutto i consumatori, mentre le aziende energetiche hanno realizzato extraprofitti rilevanti.