La Torre di Sant’Andrea, con il suo celebre orologio, entra ufficialmente tra i beni monumentali, culturali ed archeologici dell’Unesco all’interno del sito denominato “Venezia e la sua laguna”.
di Sara Panarella
La Torre ha una datazione incerta, quasi sicuramente nacque come faro e postazione di avvistamento, prima che come campanile. E’ infatti alta una trentina di metri e larga alla base un metro e venti circa. Il panorama che si può ammirare dalla sua cima è splendido. Oggi è sede del Museo verticale di Sant’Andrea, aperto nel 2006.
Il percorso museale si snoda attraverso i vari piani permettendo al visitatore, di conoscere la storia della città, della chiesa di Sant’Andrea e della “torre dell’orologio“ così come viene chiamata usualmente proprio grazie all’oggetto che è il fiore all’occhiello del museo.
Si tratta infatti di uno degli orologi medioevali più antichi al mondo, coevo a quello di Salisbury in Inghilterra. Il 26 Febbraio 1386 l’orologio era già sulla torre nord-ovest del palazzo pretorio. Nel 1839 viene ceduto alla parrocchia di Sant’ Andrea in occasione della demolizione e ricostruzione dell’antico palazzo comunale distrutto da un incendio nel 1817.
Si ritiene che i costruttori siano i Dondi, orologiai e artefici di sofisticate apparecchiature meccaniche. Il capostipite, Jacopo Dondi dell’Orologio, medico, astronomo e orologiaio di origine chioggiotta, fu insieme al figlio Giovanni, l’ideatore e il costruttore dell’orologio astronomico meccanico di Padova.
Tag: medioevo, museo, orologio, torre Last modified: Febbraio 13, 2024