Scritto da 9:04 am Jesolo, Politica

La spiaggia della discordia a Jesolo

Federconsorzi si prepara a distaccarsi da UnionMare Veneto, una richiesta decisiva avanzata da alcuni membri durante l’assemblea, che sarà poi presentata anche al consiglio di amministrazione della federazione dei consorzi di Jesolo, gestori delle spiagge con un ruolo significativo nel sindacato dei balneari. Il presidente Antonio Facco sta attualmente cercando di mediare la situazione.Il punto di contesa ruota attorno alla figura del presidente di UnionMare Veneto, Alessandro Berton, uno dei dirigenti più noti in Italia nel settore della gestione delle spiagge. Berton è una figura rappresentativa del sindacato veneto e un esperto della legge regionale 33 sul turismo, la quale ha illustrato e promosso negli anni come strumento compatibile con la direttiva europea Bolkestein per la tutela delle spiagge e dei gestori attuali.

Berton è stato oggetto di critiche da parte dell’ex sindaco e ex presidente di Federconsorzi, Renato Martin, attualmente presidente del consorzio Bafile. Quest’ultimo è uno dei consorzi, insieme all’Augustus e Casa Bianca, che fa parte dell’Umg (unità minima di gestione) numero 5, accorpata dal Comune nel nuovo piano arenili. Nel complesso, sono 16 le Umg a Jesolo, create per affrontare la prossima ondata di concorrenza sul litorale e sulle coste italiane.

La Umg 5 ha presentato un’istanza in conformità alla legge 33, ma precedentemente lo aveva fatto una società composta per il 25% dalla JesoloMare di Berton, insieme alle quote del gruppo degli albergatori Menazza e alla CBC, di cui fa parte anche la società Land di Mario Polegato, proprietaria dell’hotel Casa Bianca al Mare gestito dalla famiglia Menazza.

Martin dichiara: “Non possiamo accettare che Berton, presidente del sindacato veneto balneari, presenti un’istanza con la sua società ai sensi della Legge 33. Oltretutto, anticipa la nostra Umg, creata dal Comune appositamente nel piano arenili, che prevede queste unità minime di gestione per facilitare le istanze ai sensi della legge 33, del tutto compatibile con la direttiva Bolkestein e prevedendo delle evidenze pubbliche”.

Condividi la notizia:
Last modified: Dicembre 2, 2023
Close