Una serie di insediamenti dal VI al XIII-XIV secolo sono stati portati alla luce dalle ricerche in corso, avviate nel 2018, su quello che doveva essere una sorta di banco di sabbia emergente dal terreno lagunare dell’estuario della Piave Vecchia.
La campagna di scavo degli archeologi del Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università Ca’ Foscari di Jesolo, nell’area del Monastero di San Mauro (vicino al complesso monumentale delle “Antiche Mura”), si è svolta anche quest’anno nei mesi di settembre e ottobre.
Le indagini in corso, iniziate nel 2018 su quello che sarebbe stato una sorta di banco di sabbia emergente dal terreno lagunare dell’estuario di Piave Vecchia, hanno messo in luce una serie di insediamenti databili dal VI secolo al XIII-XIV secolo. Negli ultimi anni, l’attenzione si è concentrata sull’indagine del complesso ecclesiastico e dei resti cimiteriali associati, che ha portato alla scoperta di due principali resti edilizi: il primo è una chiesa altomedievale a un piano absidato con portico e il secondo è un ampliamento tardo medievale a tre piani con una colonna caratteristica.
Durante gli scavi precedenti, si era pensato a un’ulteriore espansione dell’area cimiteriale per ottenere campioni importanti per studi a lungo termine sul profilo biologico delle comunità della laguna di Venezia. Oltre a un rigoroso profilo biologico (età, sesso, cause di morte, malattie), l’analisi delle 136 tombe scoperte (per un totale di circa 170 individui) consentirà di mettere a fuoco gli aspetti sociali di questa popolazione e, concentrandosi sui comportamenti alimentari (cosa mangiavano) e relazionali, di chiarire per la prima volta le caratteristiche a lungo termine della comunità lagunare. della comunità lagunare per la prima volta.
Gli scavi hanno inoltre portato alla luce un campione scheletrico molto specifico, che rappresenta il caso più grave di osteocondromi multipli nella documentazione paleopatologica internazionale. Gli osteocondromi multipli sono una patologia genetica della cartilagine di accrescimento. Non è mai stato registrato un caso di un numero così elevato di osteocondromi e condrosarcomi, cioè di manifestazioni maligne di questa patologia.
Le ricerche di quest’anno hanno inoltre fornito nuovi spunti di riflessione sull’insediamento che si sviluppò sull’isolotto di San Mauro nell’alto Medioevo, prima della costruzione di edifici religiosi. Le costruzioni in legno con focolari a terra sembrano essere state risistemate e riorganizzate all’interno durante il loro breve periodo di utilizzo. Questi ritrovamenti continuano a fornire informazioni importanti per la comprensione di vari aspetti della vita e dell’ambiente dell’antica Equilo.
La ricerca è stata diretta dal professor Saulo Gerici del Dipartimento di Studi Umanistici, con l’assistenza della dottoressa Silvia Cadamurro, del dottor Roberto Rizzo e del dottor Mirko Furlanetto per il lavoro sul campo, e della dottoressa Serena Viva e della dottoressa Norma Ronoche per la parte antropologica della ricerca.
Last modified: Dicembre 1, 2023