Venezia (giovedì, 17 aprile 2025) — Il Comune di Venezia ha avviato una sperimentazione per l’installazione del “Barcavelox”, un dispositivo simile agli autovelox stradali, progettato per monitorare e sanzionare le imbarcazioni che superano i limiti di velocità nei canali cittadini. Questa iniziativa mira a ridurre il moto ondoso, fenomeno che contribuisce al deterioramento delle fondamenta degli edifici storici e rappresenta un pericolo per la sicurezza della navigazione.
di Beatrice Giordo
Il Barcavelox utilizza tecnologie radar e telecamere per rilevare la velocità delle imbarcazioni e identificare quelle che violano i limiti imposti. I dati raccolti saranno utilizzati per emettere sanzioni e per analizzare i flussi di traffico acqueo, al fine di migliorare la gestione della mobilità lagunare. La sperimentazione si concentrerà inizialmente su alcune aree critiche del centro storico, con l’obiettivo di estendere il sistema a tutta la rete di canali in futuro.
Le autorità locali sottolineano l’importanza di questo progetto per la salvaguardia del patrimonio veneziano e per la sicurezza dei residenti e dei turisti. Il Barcavelox rappresenta un passo significativo verso una maggiore regolamentazione del traffico acqueo e una riduzione dell’impatto ambientale causato dal moto ondoso.
La comunità veneziana ha accolto con interesse l’introduzione del Barcavelox, riconoscendo la necessità di misure efficaci per proteggere la città e garantire una navigazione sicura. Il successo della sperimentazione potrebbe portare all’adozione permanente del sistema e servire da modello per altre città con simili problematiche.
Last modified: Aprile 17, 2025