Venezia (martedì 4 marzo 2025) — Fratelli d’Italia si conferma oggi il primo partito in Italia e nel Veneto, ma fino ad ora ha registrato un rapporto relativamente basso tra il numero di iscritti e quello degli elettori. Un’importante spinta al radicamento territoriale è giunta con i congressi comunali e le elezioni interne, che si sono svolti tra il 15 febbraio e il 2 marzo. Tali consultazioni hanno portato alla nomina dei coordinatori e dei coordinamenti in 27 comuni della provincia di Venezia, nonché all’istituzione di sei coordinamenti nel capoluogo, uno per ciascuna municipalità. La campagna di tesseramento ha registrato un significativo incremento, con 1.122 iscritti nella provincia (+22% rispetto al 2023) e 576 nella città di Venezia (+31%).
di Alice Grieco
Durante una conferenza stampa, il senatore e commissario provinciale di Fratelli d’Italia, Raffaele Speranzon, ha sottolineato che l’obiettivo dell’iniziativa è quello di rafforzare la dimensione territoriale del partito, coinvolgendo maggiormente la base e valorizzando la struttura organizzativa in vista delle future elezioni. In collaborazione con il commissario della città di Venezia, Fabio Raschillà, Speranzon ha evidenziato come l’operazione sia servita a dimostrare che Fratelli d’Italia, oltre a una forte leadership nazionale, dispone di una struttura solida che offre spazio a nuovi esponenti. Ha inoltre evidenziato la necessità di costruire una classe dirigente locale, consapevole del fatto che, fino a pochi anni fa, il partito registrava percentuali di consenso inferiori e non disponeva di un ampio numero di amministratori esperti.
Speranzon ha anche affrontato il tema del posizionamento ideologico del partito, sottolineando il progressivo allontanamento dagli estremismi e dalle nostalgie del passato. Ha ribadito che Fratelli d’Italia non è più una formazione politica di nicchia, bensì la principale forza del Paese e della regione, con risultati elettorali che in alcuni comuni veneziani hanno raggiunto il 50% alle ultime elezioni europee. Ha inoltre affermato che la nuova strategia del partito non è più basata su un’identità politica ristretta, ma su programmi amministrativi e politici che mirano a rappresentare l’intero corpo elettorale.
Un esempio di questa apertura è rappresentato dalla presenza di Prince Howlader, portavoce della comunità bengalese di Venezia, nel coordinamento di Mestre. Speranzon ha interpretato questa scelta come un segnale dell’approccio inclusivo del partito nei confronti degli immigrati, visti come “cittadini di domani”. Ha sottolineato che la loro integrazione dipenderà dalla capacità di assimilazione nella cultura e nella storia italiane, evidenziando l’importanza di costruire un rapporto solido con chi desidera stabilirsi e contribuire alla comunità locale.
Nella provincia di Venezia, il coordinamento di Mestre-Carpenedo, guidato da Giacomo Azzalin, è il più numeroso, con 258 iscritti. Seguono Chioggia (254 iscritti, coordinatore l’ex assessore Massimiliano Tiozzo) e Portogruaro (122 iscritti, coordinatore il vicesindaco Michele Lipani).
Tra i principali esponenti del partito nei diversi coordinamenti si segnalano:
- Francesca Zaccariotto, assessora veneziana, nel coordinamento di Mestre;
- Francesco Zingarlini, consigliere comunale, nel coordinamento di Chirignago-Zelarino;
- Diego Cancian, ex consigliere regionale, coordinatore a San Donà di Piave;
- Matteo Romanello, sindaco di Marcon e coordinatore comunale;
- Claudio Manente, vicesindaco di Noale e membro del coordinamento locale.
Con questo rafforzamento territoriale, Fratelli d’Italia punta a consolidare il proprio primato elettorale e a prepararsi per le future competizioni amministrative e politiche.
Tag: crescita, fratelli d'italia, radicamento territoriale, strategie politiche Last modified: Marzo 4, 2025