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CGIL Venezia lancia la campagna referendaria: partecipazione e obiettivi

Venezia (sabato 1 marzo 2025) — Questa mattina si è tenuta un’ampia assemblea del lavoro organizzata dalla CGIL Venezia presso il Petrolchimico di Marghera, con la partecipazione del segretario generale Maurizio Landini. L’evento ha segnato l’avvio ufficiale della campagna referendaria promossa dal sindacato, finalizzata alla modifica di alcuni aspetti del Jobs Act e all’estensione dei diritti civili.

di Alice Grieco

La campagna referendaria prevede cinque quesiti, di cui quattro volti a riformare il Jobs Act del 2014. Le proposte riguardano:

  1. La reintroduzione dell’obbligo di reintegro per i lavoratori licenziati illegittimamente.
  2. Il rafforzamento delle tutele per i licenziamenti nelle imprese con meno di 16 dipendenti.
  3. La reintroduzione dell’obbligo di causali per l’impiego di contratti a termine.
  4. L’estensione della responsabilità sulla sicurezza del lavoro ai committenti negli appalti.

Un quinto quesito, sostenuto dalla CGIL, mira ad accelerare i tempi per l’ottenimento della cittadinanza italiana per chi vive stabilmente nel Paese.

All’assemblea hanno partecipato le assemblee generali di tutte le categorie della CGIL, insieme a numerosi lavoratori che hanno condiviso le proprie esperienze legate alla precarietà e alla vulnerabilità occupazionale. Tra gli interventi istituzionali, hanno preso la parola Felice Casson, Beppe Caccia, Giulia Albanese e Giuseppina Casarin.

Nel suo intervento conclusivo, il segretario generale della CGIL, Maurizio Landini, ha sottolineato l’importanza dei referendum come strumento democratico per la tutela dei diritti. «Viviamo in un’epoca di crisi della democrazia, dove il mercato e il profitto prevalgono su ogni altro valore. Dobbiamo difendere la democrazia praticandola» ha dichiarato Landini, evidenziando la necessità di un’ampia partecipazione al voto in un contesto di crescente astensione.

Il segretario ha illustrato l’impatto potenziale delle riforme referendarie attraverso alcuni dati significativi:

  • 2,5 milioni di persone prive di cittadinanza italiana potrebbero beneficiarne con la riforma.
  • Quasi 4 milioni di lavoratori licenziati illegittimamente dal 2015 potrebbero ottenere il reintegro.
  • Circa 4 milioni di lavoratori di piccole imprese avrebbero maggiori tutele.
  • Oltre 2,5 milioni di lavoratori con contratti a termine senza causale vedrebbero riconosciuti nuovi diritti.
  • Un numero elevato di lavoratori in appalto beneficerebbe della responsabilità solidale dei committenti in caso di infortuni.

Il segretario generale della CGIL Venezia, Daniele Giordano, ha sottolineato l’importanza della campagna referendaria per contrastare la precarietà nel mercato del lavoro e migliorare la sicurezza nei luoghi di lavoro. «In meno di un mese, a Venezia si sono verificati due incidenti mortali sul lavoro e numerosi infortuni gravi. Anche per questo è necessario ribadire i diritti dei lavoratori attraverso lo strumento referendario» ha dichiarato Giordano.

Con un grande applauso finale, la CGIL ha ufficialmente avviato la sua campagna referendaria a Venezia, con l’obiettivo di sensibilizzare e coinvolgere il maggior numero possibile di cittadini.

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Tag: , , , , , Last modified: Marzo 1, 2025
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