Venezia (giovedì 27 febbraio 2025) — L’ipotesi di cessione di Save S.p.A. al fondo francese Ardian sta suscitando preoccupazione in una parte della politica veneta. L’operazione, che riguarda la vendita dell’88% della società che gestisce gli aeroporti di Venezia, Treviso, Verona e Brescia, potrebbe superare il miliardo di euro. Attualmente, Save è già controllata da fondi esteri, tra cui InfraVia (Francia) e DWS (Germania). Secondo indiscrezioni riportate da La Repubblica, Ardian avrebbe ottenuto un’esclusiva per trattare l’acquisizione, aprendo scenari che sollevano dubbi sul futuro della gestione aeroportuale in Veneto.
di Alice Grieco
Il consigliere regionale Joe Formaggio (Fratelli d’Italia) ha espresso forte contrarietà alla vendita, definendola «un colpo durissimo per il Veneto e per l’Italia». Secondo Formaggio, la cessione della società rischia di privare il territorio del controllo su un’infrastruttura strategica per l’economia e il turismo, e denuncia l’inerzia delle istituzioni venete, colpevoli di non opporsi a un’operazione che avvantaggerebbe esclusivamente interessi stranieri.
Al centro del dibattito vi è il ruolo di Enrico Marchi, presidente di Save, considerato il principale promotore della trattativa. Marchi, pur possedendo solo una quota di minoranza, ha mantenuto per anni il controllo strategico della società e nel 2017 aveva guidato il piano di riassetto che portò la maggioranza di Save nelle mani di fondi di investimento esteri. Secondo Formaggio, l’attuale vendita è la conseguenza di una strategia pianificata da tempo: «Se oggi i fondi vendono, è perché Marchi ha creato le condizioni per questo scenario».
Formaggio ha quindi rivolto un appello al presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, chiedendo un intervento urgente per tutelare gli interessi del territorio. Tra le misure proposte vi sono: convocare Enrico Marchi in Consiglio regionale per chiarire i dettagli dell’operazione; coinvolgere il governo e Cassa Depositi e Prestiti per valutare alternative di acquisizione; utilizzare il Golden Power per bloccare la cessione a capitali stranieri.
A ridimensionare la polemica è intervenuto Alberto Villanova (Lega), che ha definito «gratuita e ingiustificata» la presa di posizione di Formaggio nei confronti di Zaia. Il consigliere ha sottolineato come la struttura societaria di Save sia già oggi composta da capitali internazionali, e ha difeso l’operato di Enrico Marchi, evidenziando i risultati raggiunti: «L’amministratore ha ottenuto importanti obiettivi aziendali, espandendo le operazioni anche all’estero». Villanova ha quindi ribadito la fiducia nella gestione aziendale di Save, escludendo la necessità di interventi politici per bloccare la trattativa.
La possibile acquisizione di Save da parte del fondo Ardian rappresenta una delle operazioni più significative nel settore infrastrutturale italiano. Il confronto politico in Veneto è destinato a proseguire, con posizioni contrastanti tra chi ritiene necessario mantenere il controllo italiano sulle infrastrutture strategiche e chi vede nell’ingresso di investitori stranieri un’opportunità di crescita. Resta da vedere quali saranno le decisioni delle istituzioni locali e nazionali, e se il governo interverrà per tutelare gli interessi del sistema aeroportuale veneto.
Tag: cessione save spa, fondo ardian, polemiche, reazioni politiche Last modified: Febbraio 27, 2025