Venezia 19 Febbraio 2025 — Proseguono le ricerche di Diego Zaccheo, il 63enne odontoiatra di Portogruaro, disperso da sabato 17 febbraio, quando è uscito in mare da solo con la sua imbarcazione. Oggi, mercoledì 19 febbraio, è il quinto giorno di perlustrazioni per ritrovarlo.
di Alice Grieco
Zaccheo era partito intorno alle 9:30 di sabato con la sua barca di circa cinque metri, dirigendosi tra Punta Spigolo e Punta Sdobba, in provincia di Gorizia. L’uomo avrebbe dovuto rientrare per incontrare suo figlio a mezzogiorno, ma da quel momento è scomparso e il suo telefono è risultato irraggiungibile.
Le ricerche sono scattate immediatamente e, nella serata di sabato, la sua imbarcazione danneggiata è stata rinvenuta nel canale Isonzato, che conduce al fiume Isonzo.
Questa mattina, la Capitaneria di porto di Monfalcone ha ripreso le ricerche via mare, dopo che lunedì si era proceduto via terra a causa delle avverse condizioni meteo. Anche un battello pneumatico dei Vigili del Fuoco potrebbe unirsi alle operazioni nel pomeriggio per pattugliare le acque in cui i militari hanno già ispezionato a piedi. Le condizioni in mare restano difficili: il vento forte ha impedito anche l’utilizzo di mezzi aerei per le ricognizioni dall’alto.
La scomparsa di Diego Zaccheo ha scosso profondamente Portogruaro, dove il 63enne era molto conosciuto per il suo studio odontoiatrico in via Mantegna, gestito con i fratelli e altri soci. Esperto di mare, amante della caccia e della pesca, Zaccheo aveva la barca ormeggiata a Lignano Sabbiadoro.
Secondo i militari di Monfalcone, nel giorno della sua scomparsa il livello del mare era basso e la corrente spingeva verso l’interno. L’ipotesi è che possa essere caduto in acqua, venendo trascinato e forse impigliato nel fondale basso.
Le ricerche proseguiranno oggi con la speranza di recuperare il corpo nelle acque della laguna di Grado, vicino alla Riserva Naturale della Foce dell’Isonzo, dove è stata ritrovata la sua barca.
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