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Venezia, chiuse le indagini: confermate le accuse di corruzione al sindaco Brugnaro

Venezia 15 febbraio 2025 — La Procura di Venezia ha chiuso le indagini su un presunto caso di corruzione che coinvolge i vertici del Comune di Venezia. Sono 34 gli indagati, tra cui il sindaco Luigi Brugnaro, il direttore generale Morris Ceron e il vice capo di gabinetto Derek Donadini. L’inchiesta riguarda la vendita dell’area dei Pili e il presunto sottocosto nella cessione di Palazzo Papadopoli.

di Alice Grieco

Al centro dell’indagine c’è l’accusa di concorso in corruzione che coinvolge, oltre al primo cittadino, anche il magnate di Singapore Ching Chiat Kwong e il suo entourage. Secondo la Procura, la trattativa per la cessione di 41 ettari dell’area dei Pili, affacciata sulla laguna, sarebbe avvenuta con modalità illecite.

Il sindaco Brugnaro, pur non avendo ancora parlato con la magistratura, ha sempre difeso la legittimità dei suoi incontri con Ching, sostenendo che fossero normali interlocuzioni istituzionali con un imprenditore interessato a investire sul territorio.

L’inchiesta è condotta dal Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Venezia, lo stesso che, nel luglio 2024, ha portato all’arresto dell’assessore alla mobilità Renato Boraso.

Un altro filone dell’inchiesta riguarda la vendita di Palazzo Papadopoli, che secondo l’accusa sarebbe stato ceduto a un prezzo inferiore al valore reale per agevolare le trattative sulla cessione dei Pili.

I pubblici ministeri Roberto Terzo e Federica Baccaglini hanno confermato le accuse e notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari.

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Tag: , , , Last modified: Febbraio 15, 2025
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