Venezia (martedì 18 giugno 2024) – Il Veneto si conferma la prima regione turistica d’Italia anche nel primo trimestre del 2024, proseguendo il trend positivo del 2023. I dati da gennaio a marzo 2024 mostrano un aumento degli arrivi del 12% e delle presenze del 12,6% rispetto allo stesso periodo del 2023, raggiungendo rispettivamente 2.968.562 arrivi e 7.394.995 presenze.
Di Daniel Caria
Le province di Venezia, Padova, Rovigo e Treviso hanno registrato performance eccezionali nel settore turistico. Da gennaio a marzo 2024, l’area del Veneto Orientale ha visto 1.891.138 arrivi (+20,5% rispetto allo stesso periodo del 2023) e 4.400.245 pernottamenti (+11,5%). Questi numeri superano ampiamente quelli del 2019, ultimo anno pre-pandemia, con aumenti del 7,8% negli arrivi e del 6,1% nelle presenze.
Le prospettive per la stagione estiva sono molto positive, con stime di ulteriori incrementi di arrivi e presenze, soprattutto internazionali. In Italia si prevedono 65,8 milioni di arrivi (+2,1%) e 266,1 milioni di presenze (+1,1%). Il Veneto, in particolare, attende flussi crescenti da Polonia, Repubblica Ceca, Stati Uniti, Germania, Francia e Austria.
Nonostante l’introduzione del ticket d’ingresso a Venezia, non si sono verificati impatti negativi sugli hotel e i loro ospiti. Salvatore Pisani, presidente del Gruppo Turismo e Cultura di Confindustria Veneto Est, sottolinea che i dati di occupazione delle camere al 31 maggio 2024 sono in linea con i record del 2023, con una media del 63% di occupazione da gennaio a maggio 2024.
Pisani ha inoltre evidenziato il supporto di Confindustria all’introduzione del Codice Indicativo Nazionale (CIN) per regolamentare gli affitti brevi ed evitare la concorrenza sleale. «Va premiata l’imprenditoria turistica che investe e migliora la qualità dell’offerta – aggiunge Pisani -. A Venezia molte importanti strutture lo stanno facendo, con un incremento del ricavo medio per camera del 16% dall’inizio dell’anno. Venezia continua ad essere un attrattore di visitatori per tutto il territorio veneto».
Last modified: Giugno 18, 2024
