Venezia si è trovata per la prima volta ad applicare il ticket d’ingresso, eppure la città è stata comunque invasa da 113mila visitatori. Un paradosso solo apparente, come spiega l’assessore comunale al bilancio, Michele Zuin, che insieme al sindaco Brugnaro e all’assessore al turismo, Venturini, ha seguito da vicino la sperimentazione.
Di Daniel Caria
“Ieri è andata molto bene”, commenta Zuin, “non ci sono stati problemi particolari, abbiamo registrato 15mila persone che avevano prenotato, pur sapendo di dover pagare il contributo”. A coloro che sostengono che non vi sia stato un effetto disincentivante, Zuin risponde che la sperimentazione dei primi 29 giorni del 2024 serve proprio a definire una soglia massima di turisti sostenibile per la città, senza compromettere i servizi pubblici, i trasporti e le infrastrutture.
“Non sono i 5 euro, o meno, a convincere i turisti a stare lontani da Venezia”, continua Zuin. “Analizzando tutti i dati sui flussi di quest’anno, nel 2025 saremo in grado di stabilire una soglia massima di presenze sostenibili. Oltre quella soglia, chi vorrà comunque visitare Venezia nei giorni affollati dovrà pagare un contributo più elevato, probabilmente il massimo previsto dalla legge, cioè 10 euro”.
Zuin chiarisce che si tratta di una soglia massima, non di un divieto assoluto, poiché non è nell’interesse né nella possibilità delle autorità locali impostare un limite fisso agli arrivi. “Non era realistico aspettarsi un effetto disincentivante immediato con soli 5 euro”, conclude Zuin.
Last modified: Aprile 26, 2024
